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Case vacanze e affitti brevi: cosa cambia nella nuova legge di bilancio?
La locazione 23/05/2024 - 08:35

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Nell’ultima legge di bilancio si riscontrano importanti novità per il settore immobiliare, specie per quella fetta di mercato che riguarda gli affitti brevi.

 

Di fatto viene ritoccata l’aliquota della cedolare secca e gli adempimenti richiesti ai professionisti intermediari del settore.

 

Le novità sono tutte incluse nella circolare n.10/E del 10/05/2024, ma vediamo insieme i punti salienti:

  • La cedolare secca viene confermata al 21% per chi affitta un’unica unità immobiliare, mentre sale al 26% dal secondo immobile dato in locazione. Tuttavia chi mette in locazione diverse unità immobiliari ha comunque la possibilità di scegliere tra le aliquote per ciascun periodo d’imposta
  • Riguardo agli intermediari immobiliari, che siano agenzie, professionisti o più famosi portali, insomma chi interviene sia nell’incasso o nel pagamento dei canoni, devono operare come sostituti d’imposta. In tale senso trattengono una ritenuta del 21% a prescindere dal regime fiscale scelto dal proprietario, che determinerà poi l’imposta da versare entro i termini finali previsti dalla normativa.

 

Facciamo un po’ di chiarezza: la locazione turistica ha diverse sfumature, possiamo inciampare in una locazione turistica imprenditoriale, non imprenditoriale o in una gestione come "casa vacanze", che prevede una serie di servizi aggiuntivi, oltre alle pulizie ad inizio locazione, come alberghi, residence e strutture simili

La locazione turistica non imprenditoriale è destinata a proprietari che intendono affittare ai turisti senza aprire una partita IVA, allineandosi alle normative regionali, a patto che le unità immobiliari non siano più di 3, rilasciando comunque una ricevuta di pagamento. Parliamo di un fenomeno che negli ultimi anni ha visto un’ascesa grazie anche ai portali che hanno reso tutto molto più semplice ed efficace. Si tratta quindi di uno strumento che regola un’attività occasionale, non superiore ai 30 giorni di pernottamento in un anno, ribadisco, senza aprire partita Iva e senza affittare più di 3 unità.

Viceversa, la locazione turistica imprenditoriale o le case vacanze, richiedono obbligatoriamente l’apertura di una partita IVA, rispettando dei punti normativi e fiscali maggiori e più stringenti, ma superando il limite delle unità immobiliari da poter destinare all’affitto.

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