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Un inquilino da sfrattare - Covid 19

Il tema, purtroppo, è sempre lo stesso ma in questo caso varia il fronte su cui combattiamo: il condominio. Per chi abita in un complesso di altre unità abitative, ha maggiori responsabilità riguardo la propria tutela e quella degli altri occupanti dello stabile. Quali sono i comportamenti da adottare e quelli da evitare assolutamente? Scopriamoli insieme al Sole24Ore.

La testata gionalistica, in questi giorni di quarantena, mette a servizio dei suoi abbonati una serie di webinar; oggi abbiamo parlato di come tutelarsi e allo stesso tempo tutelare i nostri vicini, all'interno delle aree comuni dell'edificio, e come è possibile adempiere agli obblighi previsti dalla legge.

 

Il primo punto che viene affrontato è l'assembla di condominio. Alcuni miei colleghi, partecipanti al webinar, hanno sollevato una serie di dubbi riguardo le assemblee; sono davvero obbligatorie? possono essere effettuate in maniera telematica?

Le assemblee condominiali sono obbligatorie. Su questo punto si è espresso l'Avvocato Correale, il quale ha richiamato l'articolo 1135 del codice civile, che prevede lìobbligatorietà di convocare almeno una volta all'anno i condomini, per discutere di particolari questioni legato all'immobile.

Quindi le asemblee restano obbligatorie ma, vista la situazione, è obbligatorio efettuarle telematicamente, afferma sempre l'avvocato. Ciò che l'amministratore deve adottare in questo periodo, è una piattforma telematica che permette di riunire da remoto tutti i condomini. Ne esistono di diverse fatture e a diversi prezzi, ma con una spesa di 200 Euro annue si ottiene un bel prodotto.

 

Rimane il problema delle deleghe, della redazione del verbale, della privacy, dell'identità del partecipante etc.. Mentre il problema dei millesimi non viene neanche sfiorato, più delicata è la questione legata ai patecipanti e su come valutare il voto prodotto da ciascuno di essi. Il consiglio superiore della magistratura, nei giorni passati, ha definitivo bene questo punto elencando alcuni punti da rispettare:

  • Migliorare o installare la linea internet a livello condominiale
  • Facilità e semplicità di accesso alla piattaforma
  • Gestione della privacy per le video chiamate
  • Raccolta autorizzazioni per registrare l'assemblea
  • Essere certi dell'identità del partecipante
  • Dare a tutti i condomini la possibilità di intervenire e discutere dei temi
  • Possibilità di effettuare sondaggi o votazioni
  • Possibilità di firmare digitalmente i documenti e renderli al pari di un documento legale.

Il tema più delicato è sicuramente quello della privacy e quindi come l'amministratore deve regolarsi nel trattamento dei dati dei vari condòmini. La base giuridica è quella prevista dal GDPR di recente attuazione, il quale nell'articolo 6 prevede la possibilità di registrare le sedute virtuali nell'adempimento di un obbligo legislativo.

 

L'altro punto saliente del webinar è stato quello relativo a situazioni di emergenza interne allo stabile, dovute alla presenza di 1 o più condòmini positivi al virus. L'amministratore in linea generale non ha l'obbligo di indagare, ma è chiaro che nella maggior parte dei condomini la notizia giugnerà senza ritardi all'amministratore. Egli diviene responsabile solo quando è a conoscenza dello stato dei suoi inquilini e di conseguenza ha l'obbligo morale di prendere precauzione, dare avviso al resto del condominio e avvertire le autorità utilizzando gli appositi numeri verdi.

 

Altro tema affrontato riguarda il credito di imposta verso soggetti che sostengono spese per la sanificazione dei locali, ai fini di renderli asettici e impedire la diffusione del virus. L'amministratore gode di questo credito se effettua l'operazione presso i suoi locali, non dentro il condominio. Per godere del credito occorre una partita IVA, fatto salva l'eccezione prevista per i supercondomini dove troviamo unità immobiliari residenziali e commerciali all'interno del soito nucleo.